Il titolo grande di copertina è per Sting (il famoso cantante rock) e la moglie, l’attrice Trudy Styler, che, nel 1990 acquistarono il podere Il Palagio, in Toscana, dove producono vino. Gli altri titoli riguardano in parte l’Italia (Prosecchi e vini piemontesi), in parte altre regioni e temi (lo stile francese nel Nuovo Mondo e il perfect match di Wofgang Puck ( costolette di agnello & Syrah).Dunque, si comincia come al solito, con l’editoriale di Shanken e Matthews (“Sting and Trudie”),poi ci sono le lettere, le news, le consuete rubriche (si parla di olio d’oliva, di parmigiano, cioccolato a Londra, Charity Auctions del 2015, naturalmente l’abbinamento di Puck, annunciato in copertina, le pagine degli opinionisti (Laube: tutti gli anni il vino migliore, Kramer: parlare di mineralità, Molesworth: quanto è importante l’assaggio alla cieca?).
Eccoci dunque a Sting e a Trudie, e alla loro avventura toscana. Apprendiamo così che assaggiare un vino per Sting equivale ad ascoltare Gustav Mahler o Burt Bacharach.
A seguire c’è Proseccoland, gli spumanti più famosi del mondo. Non si parla di solo vino: anche di osterie, locande, ristoranti, alberghi, cantine. Si continua col Prosecco anche nell’articolo di Alison Napjus che viene dopo, con la sua guida alle migliori bottiglie.
Restiamo in Italia anche con l’articolo che segue di Bruce Sanderson, dedicato al Piemonte . Non soltanto Barolo, ma…(i primi dieci migliori vini sono dei Barolo).Poi, la parentesi di un Barbaresco (quello di Sottimano, la riserva del 2010), poi altri Barolo, appena inframmezzati da altri tre Barbareschi. Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Gavi etc. sono tutti nei Top Values.
French connection presenta i vini del Nuovo Mondo che si ispirano ai grandi francesi. Ce n’è per tutti i gusti: se Figeac è un modello per i vini tipo Bordeaux, il Gevrey-Chambertin di Latour è un riferimento per i vini di ispirazione borgognona, Le Grand Roc del Domaine Gérard Fioux ispira i migliori sauvignon del nuovo continente.
Si va infine in America, per l’intervista a Jeff Ames, produttore di vini nella Napa Valley, infine il vignaiolo Michael Thomas entusiasta dell’archeologia del vino.
Non resta che la Buying Guide:due vini piemontesi e un Sagrantino umbro nel ristretto elenco dei vini Highly Recommended, tre piemontesi tra i Collectibles, quattro vini (un Trento classico, un Primitivo di Manduria, un Prosecco e un Montepulciano d’Abruzzo tra i vini “intelligenti” con un buon rapporto qualità/prezzo.
Chiude il fascicolo la pagina di Dr. Vinny con i suoi consigli: questa volta si parla di vini biodinamici.
Wine Spectator, vol. 41, April 30, 2016, $5.95