La stampa estera a portata di clic: Wine Spectator, vol. 40, n.15, 31 marzo, 20162 min read

La copertina , col titolo grande, è per Grant Achatz, chef divo di Chicago. Poi c’è spazio per i vini californiani da varietà del Rodano, la guida all’annata 2013 di Bordeaux e le App dedicate al vino.

Apre il fascicolo l’editoriale di Shanken e Matthews , dal titolo “Star Chef”.
Seguono le tradizionali rubriche: in Grapewine si parla di App, poi gli avvenimenti nel mondo, il vino e l’esercizio per la salute.
Alicia Lini parla della “rivoluzione” dell’Emilia-Romagna e la new wave del Lambrusco artigianale,poi i viaggi (da Firenze a Charleston), i formaggi del Vermont,le miscele del caffè, i vini di Chris e Thea Upchurch, lo shopper del mese, le pagine degli opinionisti, Laube (i vini di Mount Eden) e Kramer (il vino e la ricerca ossessiva di credenziali), Marcus (l’arte del Tawny Port).

Eccoci dunque al primo servizio, dedicato allo chef camaleonte, Grant Achatz.

A seguire i rossi californiani derivanti da blends del Rodano (Syrah, Grenache e altre varietà, come Carignan e Cinsault). La 2013 è stata una buona annata  (tra 91 e 95 punti) in tutte le varie regioni (Napa, Sonoma, Paso Robles e Santa Barbara), sui valori di 2008 e 2009. Tra i preferiti di Wine Spectator i punteggi più alti toccano a 4 Syrah in purezza. Poi Aaron Romano parla dei vini di Ian  Brand , winemaker “rodaniano” della Costa centrale della California.

Eccoci a Bordeaux e alla difficile annata del 2013: eccellente per i vini dolci (Sauternes e Barsac), ma la più modesta degli ultimi anni per i rossi di  entrambe le rive della Garonna. Conseguentemente Molesworth assegna voti altissimi (dieci tra 94 e 97 punti) ai vini bianchi , secchi e dolci di Bordeaux, mentre stentano a superare i 90 centesimi i rossi. I migliori per Wine Spectator? Tutti Saint-Emilion, con un solo intruso da Pauillac (Mouton-Rotschild).

L’articolo che segue è dedicato ai bianchi di razza (Riesling) di Finger Lakes , nello stato di New York (bene l’annata 2014,  un po’ meno della 2012, ma meglio di 2011  e 2013).

Infine la Buying Guide.Un Barolo (il Bric del Fiasc di Scavino del 2011) tra i Collectibles, i vini da collezione, nessun italiano tra  gli smart e i best values. Chiude la pagina di Dr. Vinny, sul successo globale del Syrah.

 Wine Spectator, vol. 40, no.15, 2016, $5.95

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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