Scoop! I segreti del piano paesaggistico della Regione Toscana4 min read

Pare che la regione toscana abbia varato un piano paesaggistico-economico dal nome evocativo “Cosa c’è di meglio di una mazzata sui coglioni?”

 

Questo progetto prevederebbe il blocco degli impianti vitati e addirittura in qualche caso anche l’espianto. Tutto questo in una regione che campa praticamente grazie al vino è naturale possa creare qualche apprensione, soprattutto per la salute mentale dei suoi politici. In realtà questa scelta fa parte di un segreto piano regionale più ampio e articolato, i cui dettagli noi di Winesurf siamo riusciti a conoscere in esclusiva. Come vedrete si tratta di una serie di azioni assolutamente imprevedibili, ma secondo la Regione Toscana  garantiranno  grandi ritorni, anche di immagine. Vediamole nel dettaglio.

 

 

La disfida della Torre di Pisa

 

Per prima cosa si è pensato ad un evento sportivo che, coinvolgendo uno dei simboli della nostra regione, catalizzerà l’interesse dei media.  In mondovisione (pare siano già stati venduti i diritti a Sky), con al centro di tutto la Torre di Pisa,  si contrapporranno due squadre: una di nerboruti livornesi e l’altra di robusti pisani. Grazie al sano antagonismo che da sempre contrappone le due cittadine, i primi spingeranno la torre dal lato che pende cercando di farla cadere, mentre i pisani cercheranno di opporsi dall’altro lato, non solo per evitarne la caduta ma per provare anche a raddrizzarla. Alla fine di ogni incontro si misurerà la pendenza in più o in meno e si dichiarerà il vincitore. La cosa andrà avanti fino a quando la torre cadrà oppure tornerà perfettamente perpendicolare al terreno.

 

 

Il nuovo Palio di Siena

 

In un momento in cui l’Islam bussa alle porte con sempre maggiore insistenza la Regione ha pensato bene di dare un segnale forte e inequivocabile, che faccia capire la tradizionale apertura dei toscani verso le altre religioni. Per questo, una delle nostre manifestazioni più amate e conosciute nel mondo si avvarrà di alcune piccole rivisitazioni. Stiamo parlando del Palio di Siena, dove i cavalli saranno sostituiti dai cammelli.

Immaginate come le televisioni di tutto il mondo si  contenderanno  i diritti per uno spettacolo del genere e come i rapporti tra noi e il mondo islamico ne trarranno beneficio. A contorno dell’accordo, per far sentire ancora più a loro agio i popoli arabi,  tutti gli sbandieratori e i figuranti del corteo storico (sia maschi che femmine) dovranno portare il Burqa e dalle classiche cene contradaiole sarà bandita la carne di maiale.

 

 

Il futuro delle chianine e delle maremmane

 

Prendendo spunto dalla famosissima Cowparade, si è pensato di definire ancora di più la toscanità di due famose razze autoctone come la chianina e la maremmana. Per fare questo verranno nutrite con mangimi al cui interno vi saranno  forti dosi di un colorante alimentare (biologico naturalmente) viola.

Nell’arco di alcuni mesi tutte le chianine e le maremmane saranno così viola da capo a piedi: a quel punto verranno marchiate con lo stemma della Fiorentina e potranno anche essere sponsorizzate, con immediati introiti per gli allevatori. I nostri governati pensano che il colpo d’occhio delle vacche viola nella campagna toscana sarà di grande impatto e farà parlare della nostra terra per anni e anni.

 

 

La grande moda

 

Firenze è la capitale della moda italiana e le sue sfilate sono sempre seguitissime, ma la Regione Toscana vuole dargli ulteriore impulso. Per questo accanto alle tradizionali Pitti Uomo, Pitti Donna e Pitti Bimbo, stanno preparando la prima mondiale di Pitti Burqa (da effettuare nei giorni del Palio di Siena) e altre fiere di contorno ma di sicuro appeal come Pitti Zoccola e Pitti Viados, dedicate a chi svolge queste difficili professioni, e Pitti Colt Pret a Porter, fiera dove saranno esposti gli abiti più adatti se si vuole uscire indossando anche una pistola, un fucile, un mitra o altro.

 

 

Dagli appennini alle onde

 

La regione ha calcolato che l’erosione a cui sono sottoposte le spiagge toscane le porterà in poco tempo a divenire dei sottili lembi di terra, con notevole perdita dal punto di vista turistico e paesaggistico. Per questo è stato previsto un grande piano che prevede il completo spianamento del Monte Falterona e l’utilizzo della terra così ottenuta per allargare almeno di dieci metri tutte le spiagge toscane.  Un successivo sviluppo del progetto ha previsto di proseguire gli scavi, andando così in profondità fino ad ottenere un gigantesco buco e creando là dentro un parco di divertimenti con i nove cerchi dell’inferno dantesco…un luogo che farà impallidire Disneyland!

 

 

Come vedete il progetto della regione è sicuramente grandioso e i suoi sviluppi porteranno il mondo a parlare di Toscana per anni e anni e soprattutto a venire in Toscana per ammirarla nella sua nuova veste. Sotto questo aspetto credo che l’espianto di qualche migliaio di ettari di vigna sia assolutamente sopportabile da parte dei produttori e anzi auspicabile nell’ottica di una nuova organizzazione del paesaggio toscano.

 

 

 

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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