Predappio: i tre giorni del condor, alias Sangiovese2 min read

Al predappiese ideatore della manifestazione doveva piacere molto Sydney Pollack se per trovare un nome all’evento dedicato al Sangiovese ha pensato bene di mutuare il titolo della celebre spy story: siamo così passati da  “I tre giorni del Condor”  a “I tre giorni del Sangiovese”.

 

Ma qui di misteri e oscuri complotti ve ne sono davvero pochi, anzi è tutto nero su bianco, o meglio nero sui mille colori del bellissimo manifesto appositamente disegnato dai Grovignani, i tre pittori predappiesi (Grota Franco Gianelli; Paolo Vignali; Vanni Perpignani).

 

Dunque, questa tre giorni del Sangiovese, che prenderà il via a Predappio il venerdì 5 settembre per concludersi domenica 7, rischia seriamente di essere l’edizione.. “Più”. Più in ogni senso: oltre al calendario tradizionale fatto di assaggi, incontri, proiezioni e concerti, aste benefiche e prodotti tipici, ci saranno anche sessioni “in verticale” dedicate ad alcuni vini di culto.

 

Naturalmente sarà ampia e approfondita la sezione dedicata ai tanti vini predappiesi, uno dei territori più “antichi” e peculiari per il sangiovese romagnolo, cui si affiancheranno i vini dei consorzi ospiti che quest’anno vedrà partecipare quello di Bertinoro.

 

La vera novità di quest’anno è rappresentata dal ricco calendario delle degustazioni “tematico-collaterali”, cui sarà possibile partecipare previa prenotazione, (bertiste@gmail.com), un programma davvero straordinario.

 

Cito solo un paio di degustazioni cui mai e poi mai mancherei se non fossi costretto ad assentarmi per una vacanza all’Isola d’Elba: sei annate del Taurasi Poliphemo di Luigi Tecce condotta da Mauro Erro e altrettante del Volnay Premier Cru Champans del Domaine Joseph Voillot spiegate da Giancarlo Marino.

 

Merito degli sforzi congiunti del produttore predappiese Berti e di Francesco Falcone, degustatore (guida vini espresso, enogea) ed enoscrittore di provata competenza che hanno saputo portare a Predappio alcuni dei personaggi cult dell’enomondo. Ma non voglio rivelarvi di più, esercitate dunque il vostro indice (non di ascolto, di una mano) e googlate I tre giorni del sangiovese 2014.

 

Per informazioni e prenotazioni:  tel. 335 8440104 – bertiste@gmail.com

Giovanni Solaroli

Ho iniziato ad interessarmi di vino 4 eoni fa, più per spirito di ribellione che per autentico interesse. A quei tempi, come in tutte le famiglie proletarie, anche nella nostra tavola non mancava mai il bottiglione di vino. Con il medesimo contenuto, poi ci si condiva anche l’onnipresente insalata. Ho dunque vissuto la stagione dello “spunto acetico” che in casa si spacciava per robustezza di carattere. Un ventennio fa decisi di dotarmi di una base più solida su cui appoggiare le future conoscenze, e iniziai il percorso AIS alla cui ultima tappa, quella di relatore, sono arrivato recentemente. Qualche annetto addietro ho incontrato il gruppo di Winesurf, oggi amici irrinunciabili. Ma ho anche dei “tituli”: giornalista, componente delle commissioni per la doc e docg, referente per la Guida VITAE, molto utili per i biglietti da visita. Beh, più o meno ho detto tutto e se ho dimenticato qualcosa è certamente l’effetto del vino.


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