Giugnembre e lugliembre, una stagione davvero complessa2 min read

Sull’Italia in generale non abbiamo ancora avuto la vera estate.

A parte qualche singolo e breve episodio, non si sono presentati spunti caldi e soleggiati come dovrebbe essere per il periodo.

Tutti i settori ne hanno risentito, non solo la viticoltura. Del resto quando si parla di undici (11!) perturbazioni nel solo mese di luglio, si può pensare quanto sia stata anomala la stagione, che spesso ha avuto epiloghi gravi con grandine e bombe d’acqua.

 

Con l’inizio dell’estate sono arrivati diversi temporali che si sono protratti per tutto il mese di luglio, con apporti variabili tra le diverse zone che hanno portato quasi il 20% della piovosità media dell’anno in un periodo che dovrebbe essere a pioggia zero. Queste condizioni hanno messo a dura prova le professionalità dei viticoltori.

 

E’ fuor di dubbio che questo clima si fa notare, in quanto eravamo  abituati negli ultimi anni a vivere le estati più calde della nostra storia: quella ormai leggendaria del 2003, e quelle del 2009, 2006, 2005, 2010, 2011 e 2012.

Un’estate fresca anche in epoca di riscaldamento globale sicuramente ci deve far pensare al cambiamento climatico in atto, ed alle sollecitazioni ambientali che subiscono le piante in vigneto.

Tempi duri per i i viticoltori e per le viti, anche se per fortuna la buona precocità primaverile permette di stare tranquilli sull’andamento fenologico dell’uva.

 

Di sicuro dove la variabilità climatica ha accentuato le sue caratteristiche, si sono presentati oidio, peronospora e nell’ultimo periodo anche botrite: diciamo che ce n’è per tutti!

 

Con l’arrivo della prossima vendemmia bisognerà anche calcolare l’aumento del mal dell’esca, patologia che fa collassare le piante di vite nel giro di 48 ore e potrebbe diventare la fillossera di questo millennio.

 

Con una stagione così sarà difficile andare in ferie!

Davide Ferrarese

Davide Ferrarese, agronomo e profondo conoscitore del Piemonte agricolo, per diversi anni nostro “metereologo ufficiale” ci ha lasciato in eredità tantissimi interessanti articoli.


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