Avete visto maggio? No?? Ma la peronospora sì!3 min read

Per molte regioni d’Italia questi primi mesi del 2013 verranno ricordati come tra i più umidi degli ultimi anni. Certo l’Italia è lunga e difficilmente le situazioni meteorologiche, persistenti o meno, possono accontentare tutti, ma per il nord e parte del centro è stato una stagione davvero piovosa, mentre per le regioni meridionali il mese è stato in linea con il periodo dei primi caldi di stagione. Per loro maggio è stato con il vento in poppa, mentre al centro nord avremmo dovuto fare richiesta a “chi l’ha visto” per poter ritrovare il mese!

Mese risultato uno dei più piovosi degli ultimi anni (+23% rispetto alla media 1971-2000), addirittura il più piovoso degli ultimi 150/200 anni in alcune aree di Emilia Romagna, alta Toscana e Veneto, con accumuli complessivi fino al 100% superiori rispetto la media. Piogge abbondanti hanno interessato anche l’Italia centrale, in particolare Lazio ed Abruzzo, mentre più a secco sono rimaste Calabria, Sicilia e Sardegna, dove si registrano scarti fino a -75% (Sicilia orientale e bassa Calabria).
Inoltre molte aree della nostra penisola hanno  vissuto lunghi periodi con temperature sotto la media (in particolare tra marzo e inizio aprile e nelle ultime due decadi di Maggio) ed altri eccezionalmente piovosi.

In queste condizioni, il germogliamento della vite e la sua crescita vegetativa non sono stati dei più regolari ed omogenei, soprattutto sono stati in ritardo rispetto alle annate precedenti.

Oltre alla pioggia che ha raggiunto il suo culmine intorno alla metà del mese, bisogna mettere in conto anche le basse temperature per il periodo, tanto è vero che i germogli sono cresciuti molto lenti.

Teniamo conto che in alcune zone del nord e del centro il numero dei giorni di pioggia è stato oltre la metà dei giorni del mese, immaginatevi le difficoltà..
In queste condizioni ambientali, le patologie, in particolare la peronospora, hanno fatto la loro comparsa in un contesto che non si vedeva da anni, ma da molti anni!

Nonostante le basse temperature iniziali ed un germogliamento contenuto, le piogge del periodo hanno accumulato un serie di incubazioni che hanno avuto l’entrata in scena dirompente della peronospora intorno alla prima della metà del mese; sulla foglia ed in modo importante anche sul grappolo. Ma di positivo, quest’anno la vite ha mostrato una bella fertilità produttiva, tirando fuori un buon numero di futuri grappoli (ripeto, futuri grappoli!).

In tutto questo c’è anche stata la difficoltà operativa nel poter entrare nel vigneto a fare i trattamenti anticrittogamici, dovuto ai terreni bagnati. Ciò successivamente ha creato compattamento dei suoli e relativa asfissia radicale e in alcuni casi ha mostrato viti ingiallite.

In questa fase in vigna il lavoro è complesso: tra  il fare i trattamenti, la gestione dell’erba tra le viti e la potatura verde (spollonatura, scacchiatura e palizzatura) si dovrebbe poter lavorare ogni giorno in vigna e invece a maggio siamo andati a rilento, molto a rilento.
 

Davide Ferrarese

Davide Ferrarese, agronomo e profondo conoscitore del Piemonte agricolo, per diversi anni nostro “metereologo ufficiale” ci ha lasciato in eredità tantissimi interessanti articoli.


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