Una brutta notizia: è morto Bruno Bini, la persona che tutti definivano il cantiniere di Montevertine ma che in realtà ne era stato, sin dall’inizio, l’anima.
Aveva 75 anni e purtroppo ci ha lasciato velocemente: un gran mal di testa la notte scorsa, poi la perdita di conoscenza, la corsa all’ospedale di Siena, ore d’attesa e poi Bruno ci ha abbandonato per andare a lavorare altre vigne.
Era un uomo sereno, buono, dalle mani forti e sicure, sempre un passo indietro rispetto a Sergio Manetti (poi a Martino) e a Giulio Gambelli, anche se loro sapevano che senza Bruno ogni cosa a Montevertine sarebbe stata diversa.
Lo voglio ricordare nelle vigne che ha tanto lavorato e amato, mentre cerca di spiegare a noi neofiti della campagna, in poche timide parole, la saggezza contadina, una saggezza che lui impersonificava.
Il mio pensiero va alla sua famiglia e alla famiglia allargata di Montevertine che da oggi dovrà fare i conti con una triste realtà.
Addio Bruno, che la terra che hai tanto lavorato e tanto amato ti sia lieve.