Quando il Primitivo sembra un Amarone e……viceversa1 min read

Lo ammetto il Primitivo a me piace! Quando è fatto bene però, quando è elegante, quando esprime a pieno le sue caratteristiche magari senza la  mediazione del rovere, ma ben venga anche quella quando non invadente. La concentrazione che qui è un fattore naturale, può renderlo simile ad altri celebri vini e la dolcezza del frutto, quando non esasperata, lo fa assomigliare al ben più quotato Amarone.

Questa rassomiglianza in vero la si avverte più facilmente con il Primitivo di Manduria che con quello di Gioia del Colle, dove c’è presenza anche di note floreali caratteristiche  e quindi olfattivamente la differenza è sicuramente più marcata.

Se volete avere il piacere di bere un Primitivo di Gioia in cui le caratteristiche del vitigno vengono espresse molto bene senza alcuna mediazione, fresco ed immediato, capace di sollecitare la vostra curiosità ed il vostro palato, provate questo primitivo che si chiama Marzagaglia.

Nasce dai vigneti a conduzione biologica dell’omonima località in agro di Gioia del Colle, nella piccola cantina  della Tenuta Patruno Perniola, così abilmemte condotta dal sempre giovane Paolo.

Il 2009 ha profumi floreali che si accavallano con quelli derivanti da un fragrante frutto ciliegioso. Emerge poi nettamente  il timbro del “terroir” fatto di note di incenso, pietra focaia e nel finale una liquirizia nera che stempera una insospettata ma accennata tannicità. Un gran bel bere per un vino che non fa legno  mostrando un potenziale veramente sorprendete in quanto a forza ma anche eleganza.

 

Marzaglia 2009

Primitivo IGT Puglia

Az.: Tenuta Patruno Perniola

Tel.: 080 3430856

Uvaggio: Primitivo

 

Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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