Skené ristoteatro: mangiare e “spettacolare” a Roma3 min read

La famiglia di Winesurf continua ad allargarsi. Praticamente sulla slitta di Babbo Natale ecco scendere in campo (non come lui..per fortuna) Maria Cristina Cusumano che, oltre a scrivere per Winesurf per sua fortuna lavora a Radio Rai. Quindi una persona seria, figlia di cuochi e con grande passione per la cucina. Cosa le sarà saltato in testa di unirsi a noi…mah….BENVENUTA MARIA CRISTINA!!!!

 

Nato in un’antica distilleria lo Skenè ristoteatro è un locale nuovo, diverso, dove la buona cucina e la passione per la cultura, il teatro, lo spettacolo e la musica dal vivo, si fondono in un’unica cosa. Un luogo retrò, dove si può mangiare e godersi lo spettacolo avvolti da un’atmosfera intima. Ai fornelli gli chef Laura Galli ed Emanuele Casali, propongono pietanze ispirate alla cucina tradizionale meridionale e usano solo prodotti stagionali. Il locale si trova nel quartiere Ostiense di Roma, al centro della movida cittadina e se ci troviamo da quelle parti, fermarsi e d’obbligo, proprio come ho fatto io.

Ero incuriosita dalla formula cena più spettacolo ed ho trovato la cucina di Laura Galli semplice e raffinata. Il menù varia ogni settimana e propone una scelta tra due primi, un secondo, contorno, dolce e vino. Bisogna mangiare in tempo per godersi lo spettacolo teatrale e proprio per questo motivo il menù è fisso e non alla carta.

Il cameriere, molto gentile, ci ha proposto come primi, minestra di arzilla e broccoli oppure gnocchetti di patate con crema di zucca. Per secondo, arista di maiale in salsa di mele con contorno a scelta tra patate al forno e insalata. Ho preso la minestra, tipica della tradizione culinaria romana.

Questo piatto ha origini popolari, perché era preparato con ingredienti semplici e a basso costo. L’arzilla è il nome che i romani usano ancora oggi per indicare un tipo di pesce: la razza. Le massaie cucinavano questa pietanza ogni venerdì, come da antiche tradizioni religiose, completandola con i rimasugli di pasta e il broccolo romano, per dare un sapore deciso al piatto.
La minestra era ottima, saporita e l’ho mangiata in un secondo, accompagnandola con un bicchiere di ribolla gialla Fiegl del 2011. Poi, sia io che Alessandro, abbiamo  assaggiato l’arista. La carne era molto tenera e la salsa di mele creava un contrasto piacevole e delicato.

I complimenti alla cuoca sono arrivati anche dal tavolo affianco al nostro, dove c’era una famiglia composta da cinque persone: madre, padre e tre bambini a dir poco vivaci. La signora ha ritrovato il sorriso solo dopo aver assaggiato gli gnocchetti con quella salsa cremosa molto invitante, che avrei assaggiato volentieri anch’io, ma ho evitato solo per mantenere una dignitosa forma fisica.
Poi è arrivato il momento del dolce (il mio preferito) e mi hanno servito un ottimo castagnaccio uvetta e pinoli, una fetta molto sottile, come si serve solitamente in toscana, dove lo chiamano migliaccio. Ho affiancato al dolce un bicchierino di passito Annootto di Perinelli.

Finita la cena, i camerieri hanno sparecchiato i tavoli e ci siamo preparati per assistere allo spettacolo teatrale. Era In scena la commedia ‘Le piccole cose’ di Stefano Benni, interpretata da Daniela Amato, Paolo Camilli e Francesco Falabella. Mi sono divertita molto e soprattutto ho cenato e guardato uno spettacolo teatrale senza dovermi spostare da un luogo all’altro della capitale, ma rimanendo comodamente seduta sulla mia sedia.

Lo Skené propone ai clienti varie soluzioni: cena+spettacolo al prezzo di 35.00 euro, oppure spettacolo+drink al prezzo di 15.00 euro.

Il locale si trova in via Francesco Carletti, 5 a Roma.
tel. 06.57555617 339.7784415 sito: www.infoskeneroma.it

 

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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