Oggi quando si parla della Puglia del vino ci si riferisce spesso al Primitivo. Il Negroamaro il vitigno storico del Salento, sicuramente quello più coltivato, sembra un po’ soffrire di questa primogenitura messa in discussione.
Una sofferenza solo apparente però, basti guardare a quanti vini di qualità questo vitigno riesce ad esprimere.
Produttori diversi, terreni diversi, stili diversi. così com’è giusto che sia.
Data la sua versatilità il Negroamaro si esprime molto bene sia nella versione rosato, sia rosso semplice ed immediato di uso quotidiano e sia in versioni più ricercate ed impegnative.
In passato se la Puglia è assurta ai "clamori"nazionali è stato proprio grazie al Negroamaro, che ha fatto da apripista per tutto quello che è venuto dopo.
Il 75 Vendemmie il vino di Ninnì Palamà, è un omaggio alla carriera iniziata da suo padre .
Non è però un vino celebrativo, di quelli che escono una tantum, ma una selezione ottenuta dal miglior vigneto di proprietà, già punto d’amore ed orgoglio di nonno Arcangelo.
Rosso profondo dai profumi accattivanti di frutti neri con note di cioccolato e tabacco. Rotondo, morbido, di peso ma non eccessivo,con frutto dolce e vibrante. Il finale anche se non molto lungo lascia traccia nuovamente di spezie e frutta che dominano su una trama tannica molto discreta e piacevole.
75 Vendemmie 2011
Salento IGT
Az.: Palamà
Cutrofiano(LE)
Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno