Se “75 vendemmie” vi sembran poche1 min read

Oggi quando si parla della Puglia del vino ci si riferisce spesso al Primitivo. Il Negroamaro il vitigno storico del Salento, sicuramente quello più coltivato, sembra un po’ soffrire di questa primogenitura messa in discussione.

Una sofferenza solo apparente però, basti guardare a quanti vini di qualità questo vitigno riesce ad esprimere.

Produttori diversi, terreni diversi, stili diversi. così com’è giusto che sia.

Data la sua versatilità il Negroamaro si esprime molto bene sia nella versione rosato, sia rosso semplice ed immediato di uso quotidiano e sia in versioni più ricercate ed impegnative.

In passato se la Puglia è assurta ai "clamori"nazionali è stato proprio grazie al Negroamaro, che ha fatto da apripista per tutto quello che è venuto dopo.

Il 75 Vendemmie il vino di Ninnì Palamà, è un omaggio alla carriera iniziata da suo padre .

Non è però un vino celebrativo, di quelli che escono una tantum, ma una selezione ottenuta dal miglior vigneto di proprietà, già punto d’amore ed orgoglio di nonno Arcangelo.

Rosso profondo dai profumi accattivanti di frutti neri con note di cioccolato e tabacco. Rotondo, morbido, di peso ma non eccessivo,con frutto dolce e vibrante. Il finale anche se non molto lungo lascia traccia nuovamente di spezie e frutta che dominano su una trama tannica molto discreta e piacevole.  

 

                    

75 Vendemmie 2011

Salento IGT

Az.: Palamà

Cutrofiano(LE)

Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE