Vorrei avere le stesse certezze che dimostrano a volte alcuni miei colleghi, quelli che degustando un vino, riescono a trovarvi quello che neanche la più fervida delle menti oserebbe immaginare.
E’ vero, il vino non è solo mera scomposizione di elementi: è emozione soprattutto ed è giusto che chi scrive di vino, in modo divulgativo, cerchi di trasmettere al lettore le sensazioni che ne hanno accompagnato la degustazione. Purché non diventi pura esibizione, come spesso accade.
Non credo di incorrere in questo rischio se dico che il Macarico 2008 dell’omonima azienda diretta da Rino Botte in quel di Barile, è vino senz’altro muscolare, di quelli che mostrano potenza e che sprizzano territorio da tutti i pori.
Aggiungeteci una connaturale osticità tannica del vitigno, appena appena al momento, domata da una permanenza in rovere ed avrete un quadro molto vicino alla realtà.
Aggiungeteci anche che proviene da un vigneto fitto fitto, 9600 piante per ettaro (mica bruscolini) ed il quadro andrà completandosi, spiegando anche la sua naturale forza e concentrazione.
Eppure… non c’è alcuna sensazione di un frutto appesantito, non un accenno ad una “marmellosità “spesso connaturata a vini concentrati. Se il termine non risultasse abusato, direi che è elegante nonostante tanta potenza.
I profumi di frutti neri sono al momeno i prevalenti misti a quelli di spezie, mentre l’astringenza finale ancora indomita unita ad una tonica acidità ci dànno il segno della longevità. Un vino destinato ancora a dirci molto e per molti anni.
Macarico 2008
Aglianico del Vulture DOC
Az. Macarico
Tel.: 0972 771051
Uvaggio: Aglianico
Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno