L’Aglianico si sa non è vino facile: si scontra con i gusti di un consumatore medio che il più delle volte cerca nel vino, soprattuttto al palato, morbidezza, rotondità e tannini molto docili.
Il consumatore più evoluto invece lo apprezza per il suo carattere, scontroso ed ostico in gioventù, ma che con il passare del tempo, diventa sempre più avvicinabile.
I suoi tannini si arrotondano, mentre la sua acidità resta lì a ricordare la sua origine collinare e molto spesso la sua lieve ma percettibile sapidità sottolinea la sua origine da terreni lavici .
Molti lo hanno chiamato il Barolo del sud per alcune affinità con il grande vino piemontese, che come l’Aglianico ha bisogno di passare qualche anno tra botte e bottiglia prima di essere apprezzato compiutamente. Non deve quindi sorprenderci che un’azienda come quella di Armando Martino e di sua figlia Carolin commercializzi ora l’annata 2007.
Il vino proviene da viti allevate ad alberello a grande densità per ettaro.
Un gran bel naso con profumi intensi di confettura di amarena che resta centrale anche quando le spezie del rovere fanno capolino donandogli quella ricercata complessità.
Al palato mostra potenza, struttura e nervosa morbidezza con trama tannica fitta e tannino da vendere anche se in parte domato.
Non crediamo di sbilanciarci se diciamo che questo vino avrà ancora tanti anni davanti a sè e renderà felici coloro che avranno la pazienza di coglierlo nella sua completa e piena maturità.
Oraziano 2007
Aglianico del Vulture DOC
Az. : Martino
Tel.:0972.720005
Uvaggio: Aglianico
Per gentile concesisone del Corriere del Mezzogiorno