Non c’è nulla da fare: anche quando fa caldo non riesco a rinunciare ad un buon bicchiere di vino rosso. Non fraintendetemi non sono così talebano da bermi un vino impegnativo ad una temperatura (esterna) di 38 gradi, anche se pure questonon è tabù, purché ci si trovi in un ambiente convenientemente climatizzato e la bottiglia ci arrivi alla temperatura di cantina.
Ma spesso si ha voglia di bere sensa impegno, per il semplice gusto di bere e basta, senza rinunciare però al piacere del vino rosso. Senza voler rincorrere alcune nuove tendenze, che vedono servire vini rossi freddi come se fossero dei vini bianchi, la tradizione enoica è piena di esempi che vedono il Lambrusco o la Bonarda consumati a temperature fresche.
Se ne avete l’occasione provate il Barigliott di Paternoster. Aglianico giovane e gioviale, con un leggero frizzante ed un finale appena abboccato. Freschezza da vendere, profumi di piccoli frutti rossi che si confondono con quelli tipici dei vini giovani che ricordano la vendemmia. Un vino assolutamente versatile: ottimo in autunno con le caldarroste in sostituzione di patetici novelli, ottimo anche d’estate per accompagnare qualsiasi pietanza, ad esclusione ovviamnte di pesci delicati. Insomma bere vino rosso fresco (15-18 gradi) d’estate non é un tabù, provare per credere.
Barigliott 2011
Basilicata IGT
Az.: Paternoster
Tel.: 0972 770224
Uvaggio: Aglianico
Giudizio: Buono