Solo qualche anno fa pensare alla Calabria e ad un vino così, al di fuori dei nomi storici della regione, era assolutamente impensabile.
Che i tempi siano cambiati si avverte nel continuo fermento che pervade la regione da nord a sud, con il Consorzio vini Calabria Citra al centro che ha aggregato oltre 50 aziende.
Non mancherà molto e i vini calabresi conquisteranno, sono sicuro, uno spazio consono alla loro qualità. Intendiamoci, grandi produttori in questa regione ci sono sempre stati, ma si potevano contare sulle dita di una mano.
Oggi il fenomeno è più diffuso, i produttori più maturi, i consumatori più attenti e disposti alle novità, specie quando anche il prezzo è vantaggioso.
Vini come il Vigna Savuco di Demetrio Stancati, che dal 1995 ha iniziato una costante opera di rifacimento dei vigneti, orientandoli a moderni sistemi di allevamento, sono emblematici della nuova viticoltura calabrese. Questa punta moltissimo sul recupero di varietà autoctone che in questa parte della regione vuol dire soprattutto Magliocco Dolce.
Un’ uva di tarda maturazione che si vendemmia solitamente nella seconda decade di ottobre, con un notevole corredo polifenolico che la porta ad essere naturalmente destinata a un discreto invecchiamento.
Il Vigna Savuco 2007, che porta ancora la vecchia denominazione di IGT Valle del Crati, uscirà dalle prossime annata come sottozona della nuova DOC Terre di Cosenza.
Con un lieve appassimento sulla pianta mostra carattere olfattivo complesso, segnato da un frutto maturo non ancora in confettura (mora, frutti neri di sottobosco e spezie) in un contesto polposo ed alcolico (14,5 °), sottolineato da buona acidità. Il finale di bocca è lungo e piacevole con caffè e liquirizia stemperati in un dolce tannino.
Rosso Valle del Crati IGT
Az.: Serracavallo
tel.: 0984
Varietà: Magliocco Dolce