Lugliembre, l’estate che gioca a fare l’autunno2 min read

Sulle regioni del nord-ovest l’estate ha continuato a non ingranare con temporali frequenti, depressioni fredde, nuvolosità insistente e poco sole.


A luglio si è chiuso l’anticipato exploit estivo di aprile e maggio, due mesi straordinariamente caldi e asciutti, in parte già attenuato con giugno, che  aveva avuto un numero medio di pioggia abbastanza elevato per il periodo (tra i sette ed i dieci giorni in totale).

E’ fuor di dubbio che questo fresco si fa notare in quanto ci eravamo ben abituati negli ultimi dieci anni a vivere le cinque estati più calde della nostra storia: quella ormai leggendaria del 2003, e in ordine di intensità quelle del 2009, 2006, 2005 e 2010.

Un’estate fresca anche in epoca di riscaldamento globale dunque ci sta, rientra nella normale variabilità climatica –  così dicono gli esperti meteorologici – , tanto più che a vivere sorprendenti anomalie di caldo è adesso la Russia, dove Mosca boccheggia a oltre 33 gradi!

Le regioni del nord-ovest sono state le più penalizzate dall’assenza di alte pressioni robuste e durature.  il nord-est è oscillato tra sbuffi freddi e pause soleggiate, mentre il centro-sud ha visto altalenarsi puntate di soffocante caldo africano e periodi più disturbati da rovesci con termometri in calo.


Poco di buono per le viti, anche se per fortuna la forte precocità primaverile permette di stare tranquilli sull’andamento  fenologico.

Di sicuro, dove la variabilità climatica ha accentuato le sue caratteristiche, si nota disomogeneità sulla vegetazione della vite. La forte e veloce crescita primaverile ha impresso una scarsa vegetazione rispetto alla produttività dell’uva, che è maggiore nel rapporto con quest’ultima. Dal punto di vista sanitario ci sono molti presupposti per lo sviluppo della botrite nei grappoli in fase di maturazione.

Se luglio ha fatto cilecca, ora c’è ancora agosto per tentare un recupero. In molti si sbilanciano come sempre nelle previsioni del prossimo periodo che è molto importate per la maturazione delle uve.

 

Davide Ferrarese

Davide Ferrarese, agronomo e profondo conoscitore del Piemonte agricolo, per diversi anni nostro “metereologo ufficiale” ci ha lasciato in eredità tantissimi interessanti articoli.


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