In memoria di Khaled Asaad1 min read

Il nostro è un giornale enogastronomico ma ci sono notizie che nessuno può permettersi di passare sotto silenzio con la scusa di fare un altro lavoro.

 

Il calvario e poi la decapitazione del professor Khaled Asaad, responsabile del sito archeologico di Palmira, da parte dell’ Isis non merita di cadere nel dimenticatoio della storia e nell’indifferenza da spiaggia del mese di agosto.

 

In quei luoghi meravigliosi, che il professore ha difeso dalla barbarie, un tempo si è commerciato, bevuto e forse prodotto del vino e quindi il professor Khaled si è sacrificato anche per salvaguardare una memoria che ci tocca da vicino.

 

Credo che dovremmo ricordare sempre il suo nome e pensare quanto siamo fortunati a vivere in un paese dove (frase non mia)  non c’è bisogno di eroi.

 

Forse il professore non beveva vino ma io chiedo a voi tutti un brindisi per ricordarlo, per ricordare chi ha dato la vita per difendere quello che ci tiene in piedi, la nostra storia.

Alessandro Bosticco

Sono decenni che sbevazza impersonando il ruolo del sommelier, della guida enogastronomica, del giornalista e più recentemente del docente di degustazione. Quest’ultimo mestiere gli ha permesso di allargare il gioco agli alimenti e bevande più disparati: ne approfitta per assaggiare di tutto con ingordigia di fronte ad allievi perplessi, e intanto viene chiamato “professore” in ambienti universitari senza avere nemmeno una laurea. Millantando una particolare conoscenza degli extravergini è consulente della Nasa alla ricerca della formula ideale per l’emulsione vino-olio in assenza di gravità.


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