Il nostro è un giornale enogastronomico ma ci sono notizie che nessuno può permettersi di passare sotto silenzio con la scusa di fare un altro lavoro.
Il calvario e poi la decapitazione del professor Khaled Asaad, responsabile del sito archeologico di Palmira, da parte dell’ Isis non merita di cadere nel dimenticatoio della storia e nell’indifferenza da spiaggia del mese di agosto.
In quei luoghi meravigliosi, che il professore ha difeso dalla barbarie, un tempo si è commerciato, bevuto e forse prodotto del vino e quindi il professor Khaled si è sacrificato anche per salvaguardare una memoria che ci tocca da vicino.
Credo che dovremmo ricordare sempre il suo nome e pensare quanto siamo fortunati a vivere in un paese dove (frase non mia) non c’è bisogno di eroi.
Forse il professore non beveva vino ma io chiedo a voi tutti un brindisi per ricordarlo, per ricordare chi ha dato la vita per difendere quello che ci tiene in piedi, la nostra storia.