Blog e giornali internet. Un’idea ed una proposta….da vecchio?4 min read

Proprio nei giorni in cui vengono presentate le guide cartacee si nota come il vero dibattito sul vino (e sul cibo…) non sia sui giornali ma su Internet. Fioccano commenti e controcommenti nei vari blog, mentre sui giornali solo i quotidiani riportano i soliti articoli che potrei definire di “Vernissage”.

Ma questa supremazia del web sulla carta non è un fuoco di paglia è una caratteristica che oramai da tempo contraddistingue il mondo del vino italiano. Affermazione grossa? Vediamo. Come potremmo definire l’appassionato medio di vino e gastronomia? Dai 30 ai 50 anni,spesso maschio (ma le donne ed i ragazzi sotto i trenta crescono a vista d’occhio) una discreta cultura, reddito da medio a medio-alto.  Se si lasciano da parte i giovanissimi questa definizione si attaglia perfettamente anche a colui che usa internet e frequenta la rete.

Non per niente i molti giornali, blog, diari sul vino hanno sempre più lettori ed assumono sempre più importanza. Se lasciamo da parte i nostri numeri , qualche migliaio di persone al giorno visitano, tanto per fare degli esempi  non per piaggeria, i blog dei miei “Amici IGP” Luciano Pignataro e Franco Ziliani nonché  Intravino di Morichetti e soci.
Potrei citarne molti altri ma non vorrei mettermi a fare elenchi lunghissimi. Quello che però caratterizza il mondo enogastronomico sul web è, facendo un esempio fluviale, essere solcato da molti torrenti che non confluiscono mai in un fiume.  Tutte questo fermento, queste idee, questi spunti spesso geniali rischiano così di rimanere confinati in un andamento torrentizio che in certi casi può essere anche tumultuoso ma che poi, se non sfocia nel grande fiume della comunicazione di massa, rischia di rimanere bloccato in se stesso.
Da qui la mia idea: ma dovrà essere sempre così? Non esisterà un modo che permetta ai molti torrenti (dai più grandi ai  più piccoli) di riunirsi a valle in un grande fiume di comunicazione? Non sarà possibile trovare una formula per permettere ai molti, piccoli “mille” di fare un grande milione, di finalmente far sentire la propria voce forte e chiara, molto più forte e chiara del sempre più asfittico settore cartaceo?

Detto questo devo subito ammettere che non ho proposte immediate da fare. Capisco che il mondo del web è personalistico per definizione, che simpatie ed antipatie create nel tempo non si superano facilmente., che molti preferiscono rimanere in un ambito “artigianale” più facilmente gestibile…però.

Però non vedo perché non ci si possa mettere davanti ad un tavolo per capire se  esiste il modo e la voglia di permettere al mondo enogastronomico sul web di contare veramente, di pesare per quello che è il suo peso reale e non rimanere sminuzzato e poco influente, anche dal punto di vista della raccolta pubblicitaria.
Un piccolo esempio che non vuole assolutamente rappresentare la strada da seguire è quello della rubrica “Garantito IGP” che, nata dall’amicizia con Franco e Luciano sta dando ottimi risultati.
Proprio Luciano e Franco sono stati i primi a cui ho presentato questa idea ed spero proprio che saranno i primi ad aderire.
Aderire a cosa?
Prima ho detto che non avevo proposte ma non sono stato del tutto sincero. Una proposta l’avrei ed semplicemente quella di riunirsi, di mettersi attorno ad un tavolo, di parlarsi per vedere se e come qualcosa può nascere. I responsabile dei maggiori blog e giornali on line, per due giorni, in una specie di conclave dove confrontarsi e capire se i torrenti, pur rimanendo tali, possono, a valle, riunirsi in un fiume.

Ovviamente ho già pensato ad una bella location e l’ospitalità sarebbe di alto livello.

A questo punto la parola spetta a voi (sperando che dal mio torrente la notizia arrivi…). Cari colleghi, fatemi sapere il vostro parere, datemi o meno la vostra disponibilità, fatemi capire se conviene partire per organizzare seriamente questo primo incontro oppure se è meglio restare ognuno a casa sua.

Il tema dell’incontro  è chiaro ma voglio ripeterlo: è possibile trovare un modo che permetta ai molti blog, giornali, siti, di “fare gruppo” (mantenendo le proprie individualità) e così far arrivare a milioni invece che a migliaia di persone le cose che abbiamo da dire?

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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