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InvecchiatIGP: Fiorano Rosso 1988 Tenuta di Fiorano
Assaggiare questo vino mi ha portato al di fuori del solito contesto degustativo in cui analizzi tecnicamente, tiri fuori i sentori, l’acidità, il tannino.
Assaggiare questo vino mi ha portato al di fuori del solito contesto degustativo in cui analizzi tecnicamente, tiri fuori i sentori, l’acidità, il tannino.
L’Erbaluce di Alfonso Rinaldi (ora nelle sapienti mani del figlio Riccardo) riesce ad emozionarmi ogni volta che lo assaggio:
Quello che le cooperative fanno vini commerciali e non di valore è un luogo comune che sta facendo ancora danni nell’ambiente enoico.
Spero, attraverso il racconto di questo vino, di avere lasciato a Enrica ed Elisa un bel ricordo del loro caro papà.
Un vino che strappa l’applauso: ribes, ciliegia, mora, grafite e una beva strepitosa.
La loro filosofia è improntata al massimo rispetto delle materie prime e a un lavoro che favorisca le migliori condizioni per lo sviluppo di un ecosistema che garantisca l’equilibrio e la sanità di questo piccolo territorio.
In quegli anni Angelo Rocca non era rimasto immune al fascino delle barriques, infatti proprio per la ’97 le usò nuove.
Seconda annata di un sangiovese in purezza che ti trascina nella Maremma con decisione.
Chi ha avuto modo di conoscere Marino Colleoni, sa sicuramente che è un filosofo prestato all’arte contadina.
L’uvaggio, come potete immaginare, è quello tipico di quest’area che si è sviluppata con l’intento di produrre vini di stile bordolese.