Taverna Colonna2 min read

Aprire una carta dei vini abbastanza ampia, curata, con una naturale propensione per i vini del frusinate e trovarvi bottiglie (non una, diverse!) a partire da 8 € è una cosa che ha fatto bene al nostro vecchio cuore. Pensare a quanti potranno approfittare di un buon vino a prezzi finalmente umani ci ha riempito di gioia. Come ci hanno riempito di gioia i prezzi degli altri vini, attestati su ricarichi molto bassi (esempio: Rosso Conero Riserva Agontano 2001 di Garofoli a 21€!!). La gioia però non sazia ed allora abbiamo dovuto (è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo) aprire il menù di questo  Vinstorante al piano terra dello storico Palazzo da cui prende il nome ed ordinare alcune cosucce interessanti. Tutte rigorosamente cucinate con prodotti di primissima scelta e molte nate da materie prime di presidi Slow Food.

Vi consigliamo di partire con delle bignè di ricotta e salsiccia al coriandolo o con dei gamberi rossi (siamo in casa Slow Food…) al vapore e puntarelle, per poi passare a delle indimenticabili fettuccine al ragù di gamberi e asparagi o a delle sugose caserecce alla carbonara vegetariana. Una cucina che non si vergogna di mettere sostanza nei patti e dove, se vogliamo trovargli un difetto, abbiamo notato un “ritardato” cambio dell’olio di frittura, che non ha fatto decollare il comunque buono baccalà in pastella con puntarelle. Viste la maestosità delle porzioni è difficilissimo arrivare al dolce con spazi disponibili. Meglio un un buon gelato  fior di latte ed una passeggiata lungo le mura incredibilmente panoramiche di Paliano, dopo che il conto vi avrà confermato, considerando anche la gentilezza ed il buon livello del servizio, che esistono ancora ristoratori molto, molto onesti.

Taverna Colonna

Via Lepanto 5, Paliano (FR)

Tel e fax 0775571044

Chiuso il lunedì tutto il giorno e la domenica sera

Prezzo medio 25-30€ vini esclusi

Ricarico medio dei vini: 65-75%

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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