Vinipedia A-C13 min read

In occasione della Pasqua, come noto festa di resurrezione, facciamo risorgere una delle nostre pietre miliari, l’enciclopedia assolutamente meno credibile (volutamente) ma più incredibile sul vino fatta da essere umano e non, Vinipedia.

Di seguito le prime voci dalla A alla C. le altre le potrete trovare nella sezione "Vinipedia"

 

 

Vinipedia dalla A alla C compresa

 

 

Abboccato.

Si dice di consumatore con poco raziocinio che, dopo aver letto l’etichetta (in alcuni casi anche la retroetichetta) di un vino, lo acquista. In particolare ci si riferisce ai vitigni dichiarati sulle medesime o a frasi del tipo “Vino prodotto esclusivamente con procedure naturali”.
 
 
Albana di Romagna.
 
Cugina romagnola del famoso produttore di vino pugliese, nonchè cantante a tempo perso. In giovane età assistette ad una serie di esibizioni canore del cugino, ricavandone forti traumi psichici che le cambiarono completamente il carattere, prima gioviale e disinibito. Divenne così Albana di Romagna Passita.
 
 
Alberello
 
Sistema di allevamento della vite, tipico nel Salento. Qui, negli anni 70, a seguito della estirpazione dei vitigni autoctoni a favore di quelli internazionali, gli alberelli venivano reimpiegati nelle case come oggetti ornamentali ma anche come buoni deodoranti, sfruttandone i precursori aromatici ancora magicamente attivi. Soltanto qualche anno più tardi i francesi ne prenderanno l’idea per i profumatori d’auto che oggi tutti conosciamo, come al solito rivendicando l’invenzione e imponendo la loro lingua nel nome: Arbre magique.
 
Autore: Paolo Bargelloni
 
 

Alighieri Dante.
 
Famoso chimico fiorentino creatore del fondamentale strumento enologico per l’osmosi in versi. Trattasi di macchinario complesso che si basa sul semplice principio di trasformare versi divini in vini diversi, in alcuni casi DOC, più frequentemente IGT o VDT. Ovviamente è utilizzabile anche al contrario, il che ha dato vita a buona parte dell’attuale sottobosco della poesia italiana. Si può ben capire come una invenzione di tale portata porti inevitabilmente ad invidie anche mortifere (vedi la voce "Antiossidante") e, nella migliore delle ipotesi, tentativi di plagio. Nel tempo si è assistito comunque a notevoli evoluzioni del primo progetto: recentemente è stato brevettato un modello che può funzionare anche con frasi non in rima, chiamato “Transusto”. La macchina sembra una normale imbottigliatrice. La bottiglia viene riempita regolarmente, tappata, e poco prima di entrare nel nucleo del macchinario, etichettata. L’ultima parte del processo, coperto da segreto distruttorio (la macchina si autoditrugge se qualcuno cerca di aprirla) consiste nel trasformare il vino all’interno della bottiglia in quello che viene dichiarato nell’etichetta.
 
Amabile
 
L’oste che ti riempie il bicchiere fino all’orlo.
Autore: Paolo Bargelloni
 
 
Amarore  
 
Sensazione di un produttore vinicolo escluso da tutte le guide del settore.
Autore: Paolo Bargelloni
 
 
Ampelografia

Particolare tipo di scrittura a caratteri di dimensione massima 1 micron. Utilizzata dagli agenti della CIA, che con opportune penne laser riescono a scriversi in codice utilizzando come notes i peli del pube. Purtroppo la sempre maggiore tendenza a depilarsi anche da parte degli uomini, sta facendo decadere l’uso di questa tecnica straordinaria.

Autore: RoVino
 
 
Ampilugrafia
 
Disciplina fondata dal prof. C. Laqualunque che studia i vini bianchi a base di uva Passerina ed i rossi ottenuti da Uva di Troia.
 
autore: Pierlorenzo tasselli

 
Ampio.
 
Vino che ha numerose sfumature odorose, misurabili in metri quadri.
Autore: Paolo Bargelloni
 
 
Antiossidante.
Veleno creato ad hoc per uccidere l’Alighieri Dante. Agisce sul midollo osseo, rendendolo simile a stracchino. Tale tremenda fine tocca, dopo poco tempo, anche alle ossa stesse. Oggi, dopo aver ottenuto, ciò per cui era stato creato, viene normalmente utilizzato per mantenere giovane il colore dei vini VDT (Velenosi Dopo Trattamento).
 
 
Antisom
Sigla riportata su un missile a testata nucleare che ha destato seria preoccupazione nel mondo della sommellerie. Un comunicato dello Stato Maggiore della Marina ha rassicurato l’A.I.S., spiegando che l’acronimo Antisom sta per antisommergibili!
Autore: Paolo Bargelloni
 
 
Asciutto
 
Il portafoglio all’uscita di un’enoteca alla moda.
Autore: Paolo Bargelloni
 
 
Avarone della Valpolicella
 
Agricoltore veneto molto parsimonioso. Sostenitore del biologico ed ecologista, non per convinzione ma per convenienza: con la scusa di proteggere la natura, non pratica il diradamento e non usa alcun tipo di diserbante e di pesticida nei suoi vigneti; per arrivare ad una resa di circa 100 quintali per ettaro, utilizza solo concimi naturali. Sarà per questo che il suo vino ha quel caratteristico odore?
Autore: Paolo Bargelloni
 
 
Barbera.
Anzi Barb’era. Come ha scritto Sebastiano Vassalli su “La Stampa”, non ci sono più quelle di una volta. Per fortuna
 
Autore: Maurizio Gily
 
 
Barrique
 
Al contrario di quel che si pensa il termine non ha origini francesi ma spagnole, in particolare venezuelane. Non ha etimologia complessa: semplicemente nasce dal nome di uno dei locali più famosi e sfortunati di Caracas, il Bar Rique, creato dalla famosa  Consuelo Rique, donna bellissima ma con scarso fiuto per gli affari. Dopo aver esercitato la professione più vecchia del mondo decise di aprire questo esercizio in cui gli avventori si servivano di Rhum, Tequila, Mescal e generica agua ardiente direttamente da piccole botti fatte ad hoc e disseminate nelle varie stanze del locale. Purtroppo il metodo si rivelò catastrofico per la difficoltà di quantificare il numero delle bevute di ogni cliente e dopo alterne vicende il locale fallì. Le disavventure del Bar Rique portarono l’irriverente ed ingrato popolino ad identificare “l’andare a rotoli” con le piccole botti usate da Consuelo da allora rinominate, in un sol termine, Barrique. Non per niente vennero utilizzate  per trasportare vini e liquori, facendole rotolare. Solo oggi hanno trovato un utilizzo diverso nell’invecchiamento del vino.
 
 
Batonnâge.
 
operazione che consiste nello scuotimento del vino durante l’elevage in legno, al fine di rimettere le fecce in sospensione (tipica dei vini bianchi di Borgogna). In realtá, studi recenti hanno dimostrato l’origine della parola in ‘battonnage’, ovvero ardita opera di prostiture francesi chiamate all’uopo per svendere il vino rimasto in cantina. L’opera é stata recentemente rivalutata da proseliti in Usa (si rimanda alla voce Savanna Samson)
Autrice: Malinda Sassu.
 

 
Berlusconi Silvio.
Enologo  del XVIII° secolo,  inventore della cosiddetta vinificazione in bianco. La leggenda vuole che fosse fortemente contrariato dal fatto che le uve nere da lui coltivate, dopo un normale processo di vinificazione, dessero vita ad un vino rosso. Per questo decise di scendere in campo, prima per controllare di persona le uve e poi per parlare con i villani addetti alla vinificazione. Il suo motto era “Mi consenta” e rivolgendosi così ai villici, li allontanò dalla cantina. Da solo, o forse aiutato da una formosa assistente, tale Italia Marconcini, in pochi giorni mise a punto il sistema. Le malelingue assicurano che intrattenesse rapporti poco chiari con la suddetta fanciulla. Spesso  infatti nella cantina (dove faceva entrare solo lei) si sentiva il Berlusconi gridare sospirando “Forza Italia, forza Italia!!”

 

Blanc de Blancs

Bipede di razza ariana eletto in maniera molto poco democratica in Sudafrica. Oggi al suo posto troviamo un blanc de noir, cioè un politico nato nero ma che, una volta al potere, mostra su di se gli stessi difetti dei bianchi.

 
 
Bonarda

Al secolo Bonaiuti Leonarda: allegra ragazzona nata a cavallo tra le due Guerre Mondiali nelle campagne tra Broni e Stradella. Di umilissime origini riuscì a crescere forte e robusta grazie all’ aiuto delle suore carmelitane. Pur avendo avuto un’educazione intrisa di vieto cattolicesimo, spinta dal bisogno decise di intraprendere nell’età della ragione la professione più vecchia del mondo. Lo fece però con allegria e gaiezza e questa fu la sua fortuna. Agli inizi si costruì un piccolo ma lindo capanno sull’argine maestro del Po: qui riceveva i clienti a cui trasmetteva sempre un po’ della sua voglia di vivere. Iniziarono a chiamarla “la spumeggiante” ma per i più rimase sempre “La Bonarda”. Un gretto ma usatissimo calembour locale recitava “la Bonarda dell’Oltrepò – me la fo, me la fo!” La legge Merlin la trovò rispettata proprietaria di varie attività economiche in quel di Pavia. Non sfuggiva ( ne si sognava di farlo!) comunque ai lazzi dei buontemponi che le gridavano dietro “Bonarda:da spumeggiante a tranquilla e intanto ti sei fatta la villa!”

 

 

Bombino bianco.
 
Frutto dell’unione tra i vitigni cacchione e passerina. Esiste anche la versione nera: in questo caso, evidentementee, c’è l’introduzione del Negro Amaro…

Autore: Paolo Bargelloni.

 

 

Bouchon

Nelaa fattispecie "Bouchon  dechirè":espressione di lontana ascendenza livornese  ( vedi alla voce “buostrappato” su “il Borzacchini universale. Vocabolario di lingua labronica volgare, anzi volgarissima") . Descrive la condizione dell’ elettore della Sinistra Arcobaleno dopo le elezioni politiche del 2008: “ Ci han fatt un bouchon comme un chalet”

Autore: Pierlorenzo Tasselli

 

 
 
BR
“Bianco o Rosso? “ .

A questa domanda si risponde indossando il passamontagna e sparando alle gambe del cameriere con una walter P38 .
Autore: Pierlorenzo Tasselli

 
 
Brindisi
 
Capoluogo dell’Alto Salento adriatico; in Italia è sinonimo di augurio rivolto alle persone con le quali si consuma il vino in occasioni conviviali, nelle celebrazioni e nei festeggiamenti. Tale usanza risale al Medioevo, allorchè i Crociati, partendo dal porto della cittadina pugliese, bevevano copiose razioni di Negroamaro, Primitivo e Malvasia Nera scambiandosi auguri di vittoria, con la speranza di riportare a casa la pellaccia sana e salva. Quelli che ci riuscivano, una volta tornati al paese d’origine, usavano "fare come si faceva a Brindisi", in breve "fare un Brindisi". Ardite ipotesi di alcuni storici suppongono che il divieto di consumare alcol imposto da talune religioni diffuse nei paesi arabi sia da annettere alla speciale vigoria dei Crociati, galvanizzati dai possenti rossi consumati, in dosi assolutamente generose, prima dell’imbarco dal porto pugliese, tra un Brindisi e l’altro.
Autore: Decanter a Colabrodo.
 
 
 
 
Bush George.
Enologo rampante, simbolo della moderna viticoltura americana. Inventore del processo di “Vinificazione Preventiva”, oggi attuato in molte parti del globo. Tale metodo interessa espressamente le uve con maggiori difficoltà di vinificazione, le famose "uve canaglia". Queste possono però variare di anno in anno, a seconda degli andamenti stagionali e comunque ad insindacabile giudizio dell’enologo. Sistema consigliato per mantenere alta l’acidità crea però fermenti e fermentazioni difficili da controllare senza macchinari costosissimi ed un grande spiegamento di materiale umano. A questo scopo il Bush si è contornato di folti gruppi di vendemmiatori, i Marvines.

 
 
CA (calcio). Composizione ed utilizzo nella Penisola Iberica.
 
“Qui stadio Touriga Nacional di Porto, amichevole dal sapore vintage tra Spagna e Portogallo… ecco Oloroso che avanza, giunge fino alla metà campo, inseguito da Macabeo, passa a Manzanilla che crossa verso Pedro Ximenez contrastato da Tempranillo, irrompe Oloroso che tutto soleras tira da flor: palo cortado! Ma l’arbitro siciliano, Rubino da Marsala fischia un fallo da rigore su Amontillado che esce in parellada… dagli spalti si ode un urlo: Bastardo! Il giocatore se la cava con le cure del medoc, il francese Paulliac: nulla di graves. Il tecnico Somontano effettua la quinta sostituzione. La reserva Garnacha s’incarica del tiro, ma senza crianza ed il portiere Alvarinho blocca in presa. Il match ora si fa douro… o duero?"
Autore: Paolo Bargelloni
 

 
Cantina
 
Luogo sacro. La cantina… ideale vede la disposizione dei vini nella seguente maniera:
a destra, Contessa Entellina, Duca di Salaparuta, Nobile di Montepulciano, Nero d’Avola, ecc.;
a sinistra, Rosso di  Montalcino, Rosso Conero, Torgiano Rosso, ecc.; infine, al centro, Bianco d’Alessano,  Bianco di Custoza, Bianchello del Metauro, ecc.
Autore: Paolo Bargelloni

 
 
Cappello sommerso
 
Usanza familiare in voga tra le due guerre mondiali sia di qua che di là dal Piave, specie nei borghi più isolati delle prealpi, durante serate particolarmente rabose e fredde. Il vignaiolo si metteva il cappello, andava in cantina e poi lo immergeva in un piccolo tino di vino che gli arrivava suppergiù alla vita. Dopodiché chiamava a gran voce la moglie e le spiegava che gli era cascato il cappello nel vino pregandola di cercarglielo. La brava donna si metteva di buona lena a sguazzare fino ai gomiti nel tino esponendo le terga ed esclamando contemporaneamente: “Ma dove sarà mai? Ma che fine avrà mai fatto? Ma guarda te che cose strane capitano in questa cantina…” Nel contempo l’astuto vignaiolo dipanava i sottanoni della sua signora incoraggiandola con entusiasmo, cercando di aiutarla e allo stesso tempo di motivarla maggiormente con indicazioni del tipo: “Eccolo! Più Giù! Prendilo! Ecc.” Il gioco si concludeva quando marito e moglie, tenendo a più mani il cappello ritrovato sopra le teste e annaffiandosi festosamente di vino, gridavano all’unisono un sonoro “Evviva!”
 
 Autore.
Dr. S. Giovese

 

Caratteristiche organolettiche

Tutto ciò che l’universo femminino richiede ad un uomo normodotato (ma preferibilmente superdotato) per eccellere a letto.

 

Cava.
Spumante spagnolo, ricco di estratti minerali.
Autore: Paolo Bargelloni

 
 
Cortese
Ci si fa il Gavi DOCG, solo in purezza. E se in purezza non è, allora è piemontese, falso e cortese.
 
Autore: Maurizio Gily
 
 

 
Culinaria (Arte)
 
I fratelli Montgolfier stavano sorvolando a bassa quota il castello di Chantilly, quando riconobbero, sulla terrazza, l’ arcivescovo di Cointreau .
Costui aveva sentenziato : “ Se nostro Signore avesse voluto che l’ uomo volasse, l’avrebbe dotato di ali “.
Detto fatto, entrambi si calarono le coulottes snudando i derrieres e li esposero sul bordo della navicella .
Il gesto non sfuggì a Brillat-Savarin , che, dietro la verande , stava coordinando le operazioni di cucina . Si dice che in quell’ occasione gli sia impazzita la maionese .
L’ atto venne replicato , più di un secolo dopo, dal vate D’Annunzio . Dopo aver compiuto il volo su Vienna, esauriti i volantini tricolori, si concesse un ultimo passaggio sul castello di Schonbrunn, ed eseguì l’ esibizione delle terga a beneficio dell’ imperatrice Zita.
Già gongolava, pensando di far passare alla Storia il suo gesto come “beffa di Schonbrunn”, quando uno jaghermeinster appostato nel parco gli esplose una schioppettata con pallini del 12 , cogliendolo in pieno, ancorchè debolmente . Il rientro alla base fu penoso . Parve opportuno calare un pietoso velo  sull’ increscioso episodio.
 
Autore: Pierlorenzo Tasselli

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE