Chianti Classico Riserva 2014 e Gran Selezione 2014-2013, parliamone!2 min read

Durante la recente Chianti Classico Collection ho chiesto a Pasquale Porcelli di “dirottarsi” sulla Riserva 2014 e la Gran Selezione 2014 e 2013. Questo il suo breve ma incisivo punto di vista.

 

 

Mai come questa volta il termine Riserva mi ha ricordato una macchina che sta per finire il carburante, e viaggiare in riserva non è andare tranquilli.

 

Così dopo una serie di assaggi della Riserva 2014, la sensazioni è di trovarsi davanti  a vini che rispecchiano fedelmente l’infelice annata.

 

Un’annata con molte piogge, nella quale non sono mancati gli attacchi di parassiti e che solo il miglioramento delle condizioni climatiche di settembre e delle prime due settimane di ottobre ha consentito in parte di recuperare.

 

Vini dalle note olfattive a volte verdeggianti e a volte segnati da imperfezioni dovute sicuramente alla scarsa qualità delle uve portate in cantina.

 

Anche al palato le cose non sono andate meglio, presentando un’acidità un po’ scissa da tutto il resto. Giudizio quindi non proprio positivo per questa tipologia almeno per l’annata 2014.

 

Completamente diverso l’assaggio delle Gran Selezioni 2014 anche se i vini in degustazioni di questa tipologia erano solo cinque. Evidentemente la maggior, appunto, selezione di uve derivanti da particelle destinate ha dato i suoi risultati, portando a vini  più convincenti. Note olfattive più definite anche se non molto complesse, al palato una bella bevibilità con acidità equilibrata e tannini quasi pronti. Ci si poteva spettare di più da un’annata come il 2014 ?

 

Stacco netto con la Gran selezione 2013, una marcia in più molto evidente e convincente. Olfatto complesso con legni molto ben dosati,  palato che mostra un frutto fresco e succoso e tannini in evoluzione così come deve essere per il sangiovese di classe.

 

Alla luce però della difficile annata del 2014 una considerazione va fatta. Va bene aver elevato il vertice della piramide qualitativa aggiungendo la Gran Selezione, ma il rischio, specie in annate come quella presa in considerazione, di schiacciare le riserve tra Gran Selezione e Chianti Classico c’è tutto.  

 

E’ soprattutto nelle annate più deboli che la forbice non si allarga ma si restringe, mettendo in chiara evidenza il limite del posizionamento attuale delle riserve.

 

Ho sempre pensato che la riserva si dovesse fare solo in annate in cui le uve lo permettano, non sempre e comunque. L’aver spostato giustamente  l’asticella più in alto rende per me le cose ancor più complicate, togliendo alle riserve, come in questo caso, la loro originaria valenza.

 

 

 

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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