Campania IGT Grecomusc’ 2005, Contrade di Taurasi1 min read

Grecomusc’, il nome sembra quasi uno sfottò.

 

Ma con il tempo questo bianco taurasino esplode in modo complesso tra frutta ben matura, note di idrocarburi e di funghi.

 

Al palato è imponente, fresco, secco, finale amaro.

 

Una vera forza della natura. Dodici anni, ma sembrano dodici giorni.

 

 

www.contradeditaurasi.it

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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