La stampa estera a portata di clic: La Revue du Vin de France, Hors-série no. 31, Novembre 20162 min read

“Speciale Borgogna” è il titolo grande di questo numero fuori serie (il secondo dell’anno) della RVF.

Altri titoli sono: 380 coup de coeur dei nostri degustatori nel 2016, Verticali mitiche (Corton-Charlemagne di Rapet e Clos de Vougeot di Méo-Camuzet), lo shopping: idee regalo per la cantina e per servire il vino.

 

Si comincia con gli accessori per il vino (naturalmente bicchieri, cavatappi, caraffe e ogni altra cosa possa essere utile per il servizio del vino) e con le soluzioni per conservare meglio i propri vins de garde.Poi si attacca  subito con la Borgogna: prima i libri per conoscerla meglio, poi una serie di servizi per “decifrare” questa affascinante regione. 

 

Dunque: un’inchiesta sulle nuove sfide del vino borgognone, poi Côte Chalonnaise e Mâconnais e le ragioni del loro crescente successo, con le 12 cuvées più interessanti, selezionate da Christian Martray.

Tocca poi alle appellations poco conosciute, nell’ambito delle quali è possibile trovare ottimi vini senza svenarsi: da Marsannay a Saint-Romain  alle appellations régionales .

 

L’articolo che segue (di Jerôme Baudouin)  ci introduce ai climat della Borgogna  e alle loro origini: Olivier Poels confronta 15 cuvées di differenti climat (dallo Chablis grand cru Les Preuses allo Chassagne-Montrachet premier cru Les Chevenottes) del Domaine Chanson, uno dei più antichi della Borgogna.

Dove andare? Ecco 10 tappe (da Chablis a Puligny-Montrachet) dove sostare e mangiare. Al Clos de Vougeot grand cru del Domaine Méo-Camuzet  è dedicata la prima delle due verticali “mitiche”: si comincia con l’annata 1969.

Poi è la volta del Corton-Charlemagne grand cru del Domaine Rapet Père et Fils. Qui si parte addirittura dal 1947.

 

Prima della grande intervista ad Albéric Bichot, ora alla direzione della storica Maison de négoce (ma proprietaria comunque di 105 ettari di vigne in tutti i principali terroir borgognoni), sono 40 pagine dedicate ai coup de coeur (va da sé della Borgogna, ma anche di tutte le altre regioni della Francia) dei redattori della RVF: in ordine alfabetico, dall’Alsazia al Sud-Ouest.

 

Infine il Quiz, dedicato alla Borgogna. Per rispondere occorre aver attentamente letto tutti gli articoli della rivista: chi altrimenti potrebbe sapere quale, tra le annate 1955, 1995 e 2002, del Corton-Charlemagne del Domaine Rapet ha avuto il voto più alto di Guillaume Baroin?

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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