La stampa estera a portata di clic: Wine Spectator, vol. 41, n.11-20162 min read

America, America, America in questo numero. La copertina è dedicata a Joe Wagner, proprietario di Caymus Vineyards e alle sue nuove avventure.

Poi ancora: Cabernet e Merlot di California, il menu di festa per l’Hanukkah (la celebrazione della ridedicazione del Tempio di Gerusalemme  all’epoca della rivolta dei Maccabei contro l’impero seleucide).

Apre il fascicolo l’editoriale dei due editors di Wine Spectator, dedicato naturalmente a Jo Wagner e alla sua success story nella Napa Valley. A seguire sono il feedback dei lettori  e le consuete rubriche di GrapeVine:  le notizie (le vicende dell’indictement  contro le proprietà di Charles Banks , la diatriba dei wine retailers  contro lo stato dell’Illinois,  Vernon Wells e Chris Iannetta, giocatori di Baseball, ora winemakers nella Napa Valley).

 

Poi : Wine Focus (brilla il Merlot di California),  Retrospettiva  (i Cabernet californiani della vendemmia 2006 rivisitati dopo dieci anni), aste di vini (record della Sonoma Charity Auction), lo shopper, le pagine degli editorialisti: James Molesworth (sul film-documentario “Sour Grapes”, sul caso Kuniawan, il noto falsario di vini pregiati), Matt Kramer (sì, il suolo influenza le uve da vino per vie inimmaginabili).

 

Ed eccoci finalmente al primo servizio vero e proprio: è quello dedicato a Joe Wagner (“ Thinks Big”, pensa in grande). All’articolo di Mitch Frank su di lui (però, troppe pelli d’orso e palchi di cervi, in casa sua), seguono gli assaggi .

 

Il servizio seguente, firmato da James Laube,  riguarda le occasioni “d’oro”  con i Cabernet  californiani delle annate 2012 e 2013 (che punteggi, i vini di queste due annate!).

Seguono quattro cantine da  seguire nella Napa. Dopo è ancora Cabernet californiano, con la Lista alfabetica alle wineries, con la valutazione dei vini principali prodotti. Owen Dugan presenta il suo servizio, riccamente illustrato, sul menu per la festa dell’Hanukkah e sui vini da accompagnare ai vari piatti, quindi, si chiude con la Buying Guide. Questa volta WS non  include nessun vino italiano nelle selezioni dei vini  di maggior pregio (dominano gli Champagnes e i Cabernet californiani): ce n’è è però uno, l’unico, tra  gli acquisti “intelligenti”: è un bianco veneto  di Anselmi, a base di Garganega, Sauvignon e Chardonnay.

Infine, le FAQ del Dr. Vinny  (sulla profondità dei vini a base di Merlot).

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE