Guido Porro, quando Serralunga vuol dire eleganza3 min read

Ci sono persone che ti riescono simpatiche subito da come parlano, ridono, si muovono, con cui in un attimo ti senti in sintonia. Guido Porro è tra queste. Lo trovi al pomeriggio a vendemmia finita quasi sempre in cantina ad  eseguire i suoi piccoli esperimenti ed a seguire i suoi vini che invece non sono affatto piccoli, anzi.

 

Le vigne si vedono benissimo dall’ampio belvedere dinnanzi alla casa-cantina che la famiglia possiede da cinque generazioni. Esposte a sud-est e sud-ovest (dal sorì del mattino al sorì della sera)  le vigne Santa Caterina e Lazairasco si trovano nel cru Lazzarito a Serralunga d’Alba, uno dei dieci cru di prima categoria  del Barolo, come  classificato da  Renato Ratti nel 1980.

 

Ma non di solo Barolo si vive in Langa e Guido Porro produce anche Barbera (da una parte della vigna Santa Caterina), Dolcetto I Pari (proveniente da una piccola vigna sempre orientata a sud-est),  Langhe  Nebbiolo ed anche il Barolo Vigna Rionda che riposa in cantina.

 

Dai suoi complessivi 8 ettari Porro ottiene attualmente circa 37 mila bottiglie, tutte prodotte con le uve di proprietà. Infaticabile, sempre disponibile, Guido ha ereditato passione e mestiere da suo padre Giovanni che  sua volta l’aveva ereditata da suo padre e così via.

 

Vignaioli veri con una solida tradizione che continuerà sicuramente con suo figlio, già all’opera in azienda. L’impressione entrando nella piccola stanza destinata alle degustazioni, appena sopra la rinnovata ed ampliata cantina, è di trovarsi in una casa vissuta, non la solita saletta di rappresentanza, parte integrante di un luogo e di una piccola storia, così come ce ne sono altre in questa parte delle Langhe, tutte uscite alla ribalta  negli anni di fine millennio e che oggi rappresentano un universo molto amato da coloro che amano i piccoli grandi vini.

 

Ecco i vini degustati nella nostra visita:

 

Dolcetto d’Alba Vigna i Pari 2015

I profumi sono i suoi ma più che indirizzarsi verso la ciliegia si colgono profumi di rabarbaro ed erbe officinali, ma senza alcuna sfumatura vegetale. Austero, di ottima  struttura e tannini dolci.

 

Barbera d’Alba Vigna Santa Caterina 2015

Bel frutto a tutto tondo con evidenti note speziate (non fa legno). La struttura è solida, compatta ed anche l’acidità è contenuta nei limiti che questo vitigno concede. Molto piacevole la beva.

 

Barolo Gianetto 2012

Da vigneti di circa 5 anni ecco un naso che presenta un frutto maturo, ma non cedevole con note balsamiche. Al palato è fresco, nonostante il naso lascerebbe pensare il contrario. Lungo e sapido chiude con sentori di cioccolato.

 

Barolo Vigna Santa Caterina 2012

Naso floreale, poi frutto cioccolatoso e balsamico. Bella polpa e lungo finale dove si apprezzano tannini i giovani ed eleganti.

 

Barolo Vigna Lazairasco 2012

Bellissimo naso fruttato con sfumature di viola e china e cenni balsamici. Rotondo e profondo con tannino  che morde ma dolce: Finale lungo con sensazioni di cacao e liquirizia. Non potente ma molto elegante e piacevolissimo come tutti i vini di Guido che trovano anche nel prezzo un motivo in più di essere apprezzati.

 

 

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Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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