Un giugno mezzo afoso e da “velisti”2 min read

Di giugno 2012 ricordiamo la canicola afosa ed il caldo, ma non dimentichiamoci che l’inizio del mese è stato abbastanza mite e come sempre dobbiamo prendere in esame l’intero periodo.

Una delle caratteristiche che ne ha fatta da padrone è stato il vento, per la sua insistenza e durata; quasi ogni giorno un fastidio quotidiano in campagna.

In vigneto la fenologia delle piante ha avuto un buon decorso, in linea con le medie stagionali, con il recupero dopo il rallentamento accusato ad aprile dove tutto era stato ridotto con le basse temperature e le piogge.

Ma il vento, sottolineo, è stato il vero fastidio; poi col passare dei giorni e con l’aumentare delle temperature siamo passati dalla primavera all’estate nel giro di ventiquattro ore.

Sono state diverse le anomalie di temperature registrate, in particolare verso l’ultima settimana del mese, dove ha fatto davvero caldo, tanto è vero che si è iniziato ad osservare vigneti in crisi idrica.

Le piante più giovani e quelle sui crinali più esposti, tra il vento che asciugava costantemente la superficie fogliare e il terreno, le temperature abbastanza elevate per il periodo e l’assenza delle precipitazioni, hanno avuto diversi problemi.

Il mese si piazza tra quelli più caldi, al secondo posto dietro solo al giugno 2003, sebbene staccato di oltre 2 gradi, e davanti di un soffio al giugno 2002, ma il caldo ci è apparso ancora più fastidioso poiché i tassi di umidità e l’afa erano alla stelle.

Qua e là sono apparsi un po’ di temporali con grandine, ed in vigna c’è stato parecchio da correre e da fare: tra palizzare la vegetazione, trinciare l’erba, lavorare il terreno e fare i trattamenti, c’era da divertirsi!

Per di più quest’anno sono apparse prima del solito i sintomi del mal dell’esca, e nelle aree interessate del nord Italia, anche un po’ di fitoplasmi della flavescenza dorata, che hanno fatto compagnia alla peronospora e all’oidio.. Un mese davvero difficile!

Davide Ferrarese

Davide Ferrarese, agronomo e profondo conoscitore del Piemonte agricolo, per diversi anni nostro “metereologo ufficiale” ci ha lasciato in eredità tantissimi interessanti articoli.


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