Degustibus et deprezzibus. Ovvero il Sangiovese toscano valutato da chi lo vende, lo beve, lo fa.20 min read

Un tema unico “Il Sangiovese in Toscana” e 34 vini toscani, (di varie annate e delle più disparate denominazioni, dai Supertuscan ai Brunello, dai Nobile ai Morellino, passando per Chianti Classico, Montecucco Rosso di Montepulciano etc) per svolgerlo. Un tipo di degustazione, da quanto ci risulta, provata per la prima volta in Italia.
Ad assaggiare erano infatti non i giornalisti di settore (anche se c’erano..) quelli che danno Bicchieri, Grappoli, Stelle e via cantando, ma  le altre  categorie che operano nel mondo del vino: enotecari, ristoratori, semplici appassionati, produttori.
15 rappresentanti di queste 4 categorie, martedì 27 febbraio si sono ritrovati presso il ristorante Pane e Vino di Firenze per effettuare una degustazione particolarissima. Avevano infatti di fronte 34 campioni bendati di cui sapevano solo che erano Sangiovese (al minimo 80%) toscani di varie annate e che in enoteca avevano un prezzo che partiva da 3,80€ per arrivare a quasi 70. Accanto a loro, giusto per rendere la cosa ancora più piccante, tre giornalisti enogastronomici.
Ai degustatori abbiamo chiesto:

 

1. Una valutazione qualitativa dei vini usando la scala 1-5 stelle, (dove 1 stava per appena sufficiente e 5 per il top della qualità),
2. Una valutazione, sempre in scala 1-5, di quanto in quel vino si riscontrassero le caratteristiche del vitigno Sangiovese, (dove 1 voleva dire che non emergevano chiaramente e 5 che si esprimeva  perfettamente)
3. Quanto sarebbero stati disposti a pagare per quel vino comprandolo in una normale enoteca. Quindi, più che un valutazione asettica una vera e propria trasformazione della qualità percepita in prezzo. Ciò senza essere influenzati dalla denominazione di provenienza e quindi da una certo “range” di prezzo.

 

Ancora alcune brevi annotazioni: sui primi due punti i voti dovevano essere “secchi”, cioè non si potevano attribuire i mezzi punti (es: 3,5) o addirittura i decimali (es: 1,9). Anche i prezzi dovevano essere precisi il che vuol dire che non si poteva dire “da 10 a 12€” mentre erano possibili i decimali (es. 12,50€) anche se nessuno li ha usati

 

Molti si chiederanno il perchè di tutto ciò. Solo per cercare di capire fino a dove arrivano la qualità, la rispondenza al vitigno e, non ultimo, il valore di una bottiglia senza conoscerne il marchio aziendale o la denominazione che spesso porta su (ma anche giù…) il prezzo di quel vino.

 

Nell’arco di una mattinata i nostri 15, più 3 giornalisti specializzati (troverete l’elenco completo dei partecipanti alla fine dell’articolo), hanno valutato 34 campioni anonimi (in batterie di 4) degustati in ordine casualmente scientifico”, cioè assolutamente randomizzati. Ad ogni assaggio riportavano su una scheda il loro giudizio per i tre parametri. Solo alla fine, a schede consegnate, hanno saputo che cosa avevano assaggiato, con relativo prezzo.
I vini sono stati in massima parte chiesti ai produttori, alcuni sono stati acquistati ed una piccola parte provengono dalle nostre cantine.

 

Siete curiosi di sapere cosa è successo? Intanto date un occhiata ai vini in assaggio, comprensivi di prezzo medio in enoteca. Tanto per mettere subito carne sul fuoco la cifra tra parentesi è relativa invece al prezzo medio uscito dall’assaggio (vedi punto 3)

 

 

Vini in degustazione ed in ordine di servizio.  Media prezzo deg.    Prezzo in enoteca

Rosso di Montalcino  DOC 2004,  Caparzo            (11,88)                  € 12,50
Chianti Classico DOCG 2004, Bibbiano                  (9,29)                   €   9.00
Montecucco Sangiovese DOC 2004,  Basile           (10,82)                  € 13.50
Colli Etruria Centrale DOC  Vignaalta 2003,  Badia di Morrona (8,41)    € 23.00 

Morellino di Scansano DOC 2005,  Podere 414         (13,17)               € 11.50
Brunello di Montalcino DOCG 2001,  Piancornello      (20,41)               € 37.00
Rosso Toscano IGT 2004  Suolo, Argiano                 (18,71)              € 45.00
Toscana IGT  2002  I Sodi di San Niccolò, Castellare (17,56)               € 45.00

Vino Nob. di Montepulc.DOCG 2003 Nocio dei Boscarelli,Boscarelli (19,76)   € 38.00
Toscana IGT Sangiovese 2005  Pater, Frescobaldi                       (12,7)    €   5.50
Rosso di Montalcino DOC 2004,  Castello Banfi                           (15,17)  € 12.00
Chianti Classico DOCG Riserva 2001 Borro del Diavolo, Ormanni   (22,7)    € 17.00

Brunello di Montalc. DOCG Riserva 1999 Poggio al Vento,Col d’Orcia (14,41)   € 65.00
Morellino di Scansano DOC 2005, Vignaioli del Morel. Di Scansano    (10,23)   €   6.00
Vino Nobile di Montepulciano DOCG Vigna Asinone, Poliziano            (15,52)   € 30.00
Rosso di Montepulciano DOC 2004, Podere Casanova                      (13)       € 10.00

Chianti Rufina DOCG Riserva 2003 Bucerchiale, Selvapiana             (21,17)    € 20.00
Chianti Classico DOCG 2003, Val delle Corti                                   (13,29)   € 12.00
Chianti DOCG 2004, Terre di Corzano, Corzano e Paterno              (12,88)    €   9.00
Toscana IGT 2003 Vignanova, Paterna.                                          (4,41)      € 18.00

Toscana IGT 2003, Cepparello, Isole e Olena                                  (22,41)  € 50.00
Sangiovese di Toscana IGT 2003 Percarlo, San Giusto a Rentennano (24,94)  € 42.00
Brunello di Montalcino DOCG 2001, Poggio di Sotto                          (13,41)  € 63.00
Colli della Toscana Centrale IGT 2003 Flaccianello della Pieve, Fontodi (22,7) € 37.00

Chianti DOCG 2004 Drove, Pasolini dall’Onda                                    (8,35)  €   6.50
Toscana IGT 2004 Golpaja, Villa Petriolo                                         (10,35)  € 17.00
Chianti Colli Senesi DOCG Riserva 2001, Campriano                         (19,35)  € 10.50
Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2001, Le Berne                           (16,05) € 14.00

Toscana IGT 2003 La Gioia, Riecine                                                 (23,7)  € 36.00
Chianti DOCG 2005, Castelli del Grevepesa                                     (11,23)  €   3.80
Rosso di Montepulciano DOC 2004, Vecchia Cantina                         (12,94)  €   4.50
Toscana IGT 2004 La Casina Girasole, Il Palazzino                          (14,88)  €   6.50

Brunello di Montalcino DOCG 2001, Cantina di Montalcino                 (21)       € 29.00
Chianti Classico DOCG 2003 Castello di Fonterutoli, Fonterutoli         (25,29)   € 36.00

 

 

Cominciamo ad analizzare i dati generali. Sullla qualità percepita e tradotta in prezzo nessun degustatore ha attribuito una cifra superiore ai 52€: dato che tutti i presenti erano abituati a degustare e ad acquistare ( o a vendere) vini d prezzi simili in enoteca la prima deduzione è che nessuno ha trovato vini che valgano cifre superiori ai 52€ (che poi sono le vecchie centomila lire e per un enoteca non mi sembra poi poco.)
Ma il bello dell’assaggio è che vi partecipavano assaggiatori molto diversi. Per esempio tra gli enotecari, che dovrebbero essere ben ferrati sui prezzi, uno solo è arrivato ed una sola volta a 40€ (per un vino, come il Chianti Classico Riserva Borro del Diavolo di Ormanni che viene venduto a molto meno della metà….). Dato che in diversi casi hanno centrato il prezzo di vendita possiamo avanzare l’ipotesi che i vini di prezzo maggiore, pur essendo buoni (vedi discorso su qualità) non meritano le cifre che vengono pagati. I ristoratori sono stati mediamente più alti con parecchie punte sopra ai 40€ mentre, nemmeno tanto a caso gli appassionati risultano i più “taccagni” del gruppo, non superando mai i 30€, anche per i vini giudicati molto positivamente. Come avete potuto notare il vino per cui si spenderebbe di più è il Chianti Classico Castello di Fonterutoli 2003 , seguito dal Percarlo 2003 di San Giusto a Rentennano e dalla Gioia 2003 di Riecine.  Due Supertuscan ed un Chianti Classico molto moderno.  Tra i vini con il miglior divario tra prezzo di vendita e prezzo percepito, spicca il Chianti 2005 della Cantina del Grevepesa, (ma anche il Rosso di Montepulciano 2004 della Vecchia Cantina, quasi allo stesso livello) valutato mediamente tre volte il suo prezzo (prezzo attribuito più alto 18€, più basso 4). Sorprese in negativo vengono invece da due Brunello: Poggio di Sotto(minimo 3, max 32) e la Riserva Poggio al Vento di Col d’Orcia (minimo 4, max 42€) entrambi percepiti quasi ad 1/4 del loro valore di mercato.  Mi fa molto piacere sottolineare la performance di vini come il Chianti Riserva 2001 di Campriano( ben otto degustatori pagherebbero più del doppio per averlo), considerato di valore quasi doppio rispetto al reale. Con alcune eccezioni quindi  i vini più costosi hanno spuntato quasi sempre i prezzi più alti, anche se molto al di sotto del loro valore di mercato. Unico caso il Bucerchiale 2003 di Selvapiana che pur costando una cifra piuttosto importante (20€) è stato considerato di prezzo leggermente superiore (21,17€).

Passiamo ora alla valutazione qualitativa, ricordando il tipo di punteggio:

Punteggio 1-5 stelle

1=appena sufficiente
2= sufficiente, discreto
3=buono
4= ottimo
5= top della qualità

 

 

Sangiovese di Toscana IGT 2003 Percarlo, San Giusto a Rentennano  3,88
Toscana IGT 2003, Cepparello, Isole e Olena     3,88 
Chianti Classico DOCG 2003 Castello di Fonterutoli, Fonterutoli  3,88 
Chianti Classico DOCG Riserva 2001 Borro del Diavolo, Ormanni   3,66 
Toscana IGT 2003 La Gioia, Riecine      3,66 
Chianti Rufina DOCG Riserva 2003 Bucerchiale, Selvapiana   3,61 
Brunello di Montalcino DOCG 2001, Cantina di Montalcino   3,55 
Brunello di Montalcino DOCG 2001,  Piancornello    3,55       
Colli della Toscana Centrale IGT 2003 Flaccianello della Pieve, Fontodi 3,55 
Rosso Toscano IGT 2004  Suolo, Argiano     3,46 
Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2003 Nocio dei Boscarelli, Boscarelli 3,44
Toscana IGT  2002  I Sodi di San Niccolò, Castellare    3,35
Toscana IGT 2003 Vignanova, Paterna.      3,27
Chianti Colli Senesi DOCG Riserva 2001, Campriano    3,11
Morellino di Scansano DOC 2005,  Podere 414     3,05
Toscana IGT Sangiovese 2005  Pater, Frescobaldi    3,05
Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2001, Le Berne    3
Vino Nobile di Montepulciano DOCG Vigna Asinone, Poliziano  3
Chianti DOCG 2004, Terre di Corzano, Corzano e Paterno   2,94
Rosso di Montalcino DOC 2004,  Castello Banfi    2,88
Montecucco Sangiovese DOC 2004,  Basile     2,83 
Rosso di Montepulciano DOC 2004, Podere Casanova    2,83 
Rosso di Montepulciano DOC 2004, Vecchia Cantina    2,83 
Brunello di Montalcino DOCG Riserva 1999 Poggio al Vento, Col d’Orcia 2,77
Chianti Classico DOCG 2003, Val delle Corti     2,77
Toscana IGT 2004 La Casina Girasole, Il Palazzino    2,77
Chianti DOCG 2005, Castelli del Grevepesa     2,72
Rosso di Montalcino  DOC 2004,  Caparzo     2,61 
Toscana IGT 2004 Golpaja, Villa Petriolo     2,55
Morellino di Scansano DOC 2005, Vignaioli del Morel. Di Scansano  2,50
Colli Etruria Centrale DOC  Vignaalta 2003,  Badia di Morrona  2,44          
Brunello di Montalcino DOCG 2001, Poggio di Sotto    2,44 
Chianti DOCG 2004 Drove, Pasolini dall’Onda     2,38 
Chianti Classico DOCG 2004, Bibbiano      2,16 

 

 

Come potete vedere ritroviamo al top quasi li stessi vini che hanno spuntato i prezzi maggiori. Questo per noi vuol dire che il valore dei vini è stato ben inteso ma percepito con dei parametri prezzo/qualità molto più bassi di quanto normalmente si immagina. Non voglio sottolineare alcuni risultati abbastanza deludenti, ma invece evidenziare l’ottimo risultato di due vini poco quotati dalle guide di settore, come il Chianti Classico 2001 Riserva Borro del Diavolo di Ormanni ed il Chianti Rufina 2003 Bucerchiale di Selvapiana. Vorrei anche far notare che, a parte alcune eccezioni, tutti i vini di prezzo più basso stanno nella parte bassa della classifica con punteggi comunque più che discreti.
Sulla qualità il gruppo dei Ristoratori è stato di manica più larga rispetto agli enotecari, che sono andati quasi con lo stessa media degli appassionati. Molto più bassi invece i produttori, unica categoria che non ha mai dato “5” ad un vino. I Giornalisti sono stati anch’essi abbastanza larghi di manica, quasi alla pari dei ristoratori.

 

Ma entriamo ancora più nel merito, presentandovi i risultati relativi alla “rispondenza al Sangiovese”.

Regole di valutazione: punteggio 1-5.
1= non emergono chiaramente le caratteristiche del Sangiovese
2= caratteristiche poco espresse del Sangiovese
3= si percepiscono abbastanza bene le caratteristiche del Sangiovese
4= si percepiscono ottimamente le caratteristiche del Sangiovese
5= perfetta espressione del Sangiovese

 

 

Brunello di Montalcino DOCG 2001,  Piancornello               4
Sangiovese di Toscana IGT 2003 Percarlo, San Giusto a Rentennano   3,94
Chianti Colli Senesi DOCG Riserva 2001, Campriano     3,77
Chianti Classico DOCG Riserva 2001 Borro del Diavolo, Ormanni   3,72
Toscana IGT 2003, Cepparello, Isole e Olena      3,72
Toscana IGT  2002  I Sodi di San Niccolò, Castellare     3,70
Rosso Toscano IGT 2004  Suolo, Argiano                 3,66
Chianti Rufina DOCG Riserva 2003 Bucerchiale, Selvapiana    3,55
Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2003 Nocio dei Boscarelli, Boscarelli  3,55
Rosso di Montalcino  DOC 2004,  Caparzo      3,50
Morellino di Scansano DOC 2005,  Podere 414                 3,50
Toscana IGT 2003 La Gioia, Riecine       3,44
Brunello di Montalcino DOCG 2001, Poggio di Sotto     3,27
Brunello di Montalcino DOCG Riserva 1999 Poggio al Vento, Col d’Orcia  3,27
Chianti DOCG 2004, Terre di Corzano, Corzano e Paterno    3,22
Chianti Classico DOCG 2004, Bibbiano                  3,16
Rosso di Montepulciano DOC 2004, Vecchia Cantina     3,16
Toscana IGT 2004 La Casina Girasole, Il Palazzino     3,16
Chianti DOCG 2005, Castelli del Grevepesa      3,11
Chianti Classico DOCG 2003, Val delle Corti      3,05
Rosso di Montalcino DOC 2004,  Castello Banfi     3
Rosso di Montepulciano DOC 2004, Podere Casanova     2,94
Toscana IGT 2003 Vignanova, Paterna.       2,94
Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2001, Le Berne     2,94
Chianti Classico DOCG 2003 Castello di Fonterutoli, Fonterutoli   2,83
Toscana IGT Sangiovese 2005  Pater, Frescobaldi     2,72
Colli della Toscana Centrale IGT 2003 Flaccianello della Pieve, Fontodi  2,72
Chianti DOCG 2004 Drove, Pasolini dall’Onda      2,72
Montecucco Sangiovese DOC 2004,  Basile      2,66       
Brunello di Montalcino DOCG 2001, Cantina di Montalcino    2,50
Colli Etruria Centrale DOC  Vignaalta 2003,  Badia di Morrona    2,38 
Morellino di Scansano DOC 2005, Vignaioli del Morel. Di Scansano   2,33
Toscana IGT 2004 Golpaja, Villa Petriolo      2,16
Vino Nobile di Montepulciano DOCG Vigna Asinone, Poliziano   2,00

 

 

Credo che vi siano diverse sorprese in questa classifica – in ogni sua parte – ma vorrei evitare di fare commenti che rischierebbero di sembrare, in un senso o nell’altro, partigiani. Meglio parlare di come si sono espressi i 5 gruppi che mai come in questo caso hanno fornito pareri discordanti. Gli enotecari  ed i ristoratori hanno valutato rispondenti Sangiovese di taglio molto internazionale, mentre giornalisti e produttori sono stati molto più rigidi, attribuendo varie volte il punteggio “1”. Gli appassionati si sono trovati più dalla parte dei produttori-giornalisti e questo può voler dire che si ricercano sempre più vini di carattere ben preciso. D’altro canto chi il vino deve venderlo è anche giusto che valuti con favore Sangiovese più moderni e rotondi. Comunque nessun vino è andato sotto la soglia della sufficienza piena. Faccio uno strappo a quanto mi ero imposto prima per sottolineare come un vino poco conosciuto come il Brunello 2001 Piancornello  sia risultato il migliore, bruciando campioni di “sangiovesità” come il Percarlo.

 

 

A questo punto i dati sarebbero tutti in tavola e potrebbero partire i commenti (che noi bramiamo sul nostro Blog all’argomento“Tu che Sangiovese sei?”.
Ma prima vogliamo darvi un ultima classifica, non richiesta ai nostri assaggiatori ma che ci pare importante per concludere in bellezza. Abbiamo fatto per ogni vino la media tra i due punteggi di qualità e rispondenza al Sangiovese. Con questo facile calcolo abbiamo trovato un valore che sempre in scala 1-5 tiene conto pariteticamente delle due voci, per noi egualmente importanti. Ne è venuta fuori un’ ulteriore classifica che potrebbe intitolarsi “Il vino da uve Sangiovese che ti fa esclamare “Che grande Sangiovese!” e non “Che grande vino!”
Con ciò chiudiamo questo lungo articolo con la convinzione di aver fatto qualcosa di nuovo anche se sicuramente da perfezionare nel tempo. Lo miglioreremo però in altre zone. Prossimi appuntamenti: “Nebbiolo in Piemonte” e “Valpolicella ed i suoi vini”

 

 

 

Sangiovese di Toscana IGT 2003 Percarlo, San Giusto a Rentennano  3,91
Toscana IGT 2003, Cepparello, Isole e Olena     3,80
Brunello di Montalcino DOCG 2001,  Piancornello    3,77
Chianti Classico DOCG Riserva 2001 Borro del Diavolo, Ormanni  3,69
Chianti Rufina DOCG Riserva 2003 Bucerchiale, Selvapiana   3,58
Rosso Toscano IGT 2004  Suolo, Argiano     3,56
Toscana IGT 2003 La Gioia, Riecine      3,55
Toscana IGT  2002  I Sodi di San Niccolò, Castellare               3,52
Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2003 Nocio dei Boscarelli, Boscarelli 3,49
Chianti Colli Senesi DOCG Riserva 2001, Campriano    3,44
Chianti Classico DOCG 2003 Castello di Fonterutoli, Fonterutoli  3,35
Morellino di Scansano DOC 2005,  Podere 414     3,27
Colli della Toscana Centrale IGT 2003 Flaccianello della Pieve, Fontodi 3,13
Toscana IGT 2003 Vignanova, Paterna.      3,10
Chianti DOCG 2004, Terre di Corzano, Corzano e Paterno   3,07
Rosso di Montalcino  DOC 2004,  Caparzo     3,05
Brunello di Montalcino DOCG Riserva 1999 Poggio al Vento, Col d’Orcia 3,02
Brunello di Montalcino DOCG 2001, Cantina di Montalcino   3,02
Rosso di Montepulciano DOC 2004, Vecchia Cantina    2,99
Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2001, Le Berne    2,97
Toscana IGT 2004 La Casina Girasole, Il Palazzino    2,96
Rosso di Montalcino DOC 2004,  Castello Banfi    2,94
Rosso di Montepulciano DOC 2004, Podere Casanova    2,93
Chianti DOCG 2005, Castelli del Grevepesa     2,91
Chianti Classico DOCG 2003, Val delle Corti     2,91
Toscana IGT Sangiovese 2005  Pater, Frescobaldi    2,88
Brunello di Montalcino DOCG 2001, Poggio di Sotto    2,85
Montecucco Sangiovese DOC 2004,  Basile     2,74 
Chianti Classico DOCG 2004, Bibbiano      2,66
Chianti DOCG 2004 Drove, Pasolini dall’Onda     2,55
Vino Nobile di Montepulciano DOCG Vigna Asinone, Poliziano  2,50
Colli Etruria Centrale DOC  Vignaalta 2003,  Badia di Morrona  2,41 
Morellino di Scansano DOC 2005, Vignaioli del Morel. Di Scansano  2,41
Toscana IGT 2004 Golpaja, Villa Petriolo     2,35

 

 

Un grazie particolare a Gilberto Pierazzuoli ed al Ristorante Enoteca Pane e Vino, Piazza del Cestello 3, Firenze. Tel 0552476956.

Hanno partecipato alla degustazione
Enotecari: Luca Tarchi, Stefano Niccolini, Franco Capitani, Carlo Lavuri
Ristoratori: Lorenzo Giuliani, Sonia Visman, Gilberto Pierazzuoli, Francesco Cacciatori.
Appassionati: Graziano Rialti, Marco Gianni, Mirko Tattarini, Bruno Bruchi.
Giornalisti: Alessandro Bosticco, Kyle Philips (ed un terzo che ha voluto mantenere l’anonimato).
Produttori: Chiara Barioffi, Cecilia Naldoni, Daniele Rosellini

 

 

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE